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30 Settembre 2021

Alimenti e Bevande a Base Vegetali

Stato attuale del mercato, prospettive e alcuni suggerimenti per supportarne la diffusione

 

Un mercato in evoluzione

Ne abbiamo già parlato in diversi articoli: nell’ultimo ventennio e con maggiore intensità negli ultimi dieci anni, il mercato dei prodotti a base animale sta subendo delle contrazioni. In parallelo, risultano invece in crescita la domanda e l’offerta di alternative a base vegetale alla carne e ai latticini.

  • Da una parte, sta cambiando il profilo dei consumatori: dal 2016, il numero di coloro che si identificano come vegani è raddoppiato da 1,3 milioni a 2,6 milioni in Europa. Considerando tutti coloro che riducono attivamente o escludono completamente almeno alcuni prodotti animali (inclusi vegetariani, pescatariani e flexitarian), il gruppo in totale rappresenta il 30,8% della popolazione. Il risultato è che oggi il 10-30% degli europei non si considera più un carnivoro completo.
  • Dall’altra, il mercato delle alternative vegetali è in crescita: tra il 2010 e il 2020, le vendite al dettaglio delle alternative vegetali alla carne e ai latticini sono cresciute di quasi il 10% all’anno, con previsioni confortanti. Ci si attende un aumento del 70% del valore del mercato, che dovrebbe passare dai 4,4 miliardi di euro del 2019 ai 7,5 miliardi di euro attesi entro il 2025 nell’UE e nel Regno Unito. A livello globale, il mercato delle alternative alla carne è stato valutato a 4.532,6 milioni di dollari nel 2019, e si prevede che raggiungerà 7.106,7 milioni di dollari entro il 2025. Il mercato globale delle alternative lattiero-casearie (compresi i sostituti del latte) è stato valutato a 16.130,9 milioni di dollari nel 2019 e si prevede che raggiunga i 41.061 milioni di dollari nel 2025.

Perché i consumatori si orientano verso le alternative vegetali

Possiamo individuare diverse ragioni che spingono i consumatori a scegliere sempre più spesso le alternative vegetali al latte e alla carne. Ricapitoliamo in breve le più significative.

  1. Vegetale = più sano?

La ricerca di alternative ai prodotti animali nasce da preoccupazioni per il proprio benessere, allergie e intolleranze, ma anche motivi estetici (ad esempio riduzione del peso).

  1. Più sostenibilità e attenzione al benessere animale

La maggior disponibilità di informazioni sul benessere degli animali, sull’impatto ambientale degli allevamenti e sui cambiamenti climatici ispirano scelte più etiche nei consumatori.

  1. Curiosità verso nuovi sapori

Molti consumatori sono spinti dalla curiosità e dal desiderio di scoprire nuove consistenze, gusti e stili alimentari, anche mutuati dalle tradizioni di altri paesi.

  1. Sto meglio io, stiamo meglio tutti

Mangiare meno carne, formaggi e latticini può essere una scelta di benessere (legata ad esempio alla prevenzione di malattie cardio-vascolari, al controllo del colesterolo e dell’apporto di grassi). Al tempo stesso, tale scelta può avere un impatto positivo a livello globale sui cambiamenti climatici e sul benessere degli animali.

  1. Vegetale è buono (e diverso)

Grazie alla crescente disponibilità di una grande varietà di prodotti a base vegetale, i consumatori sono più motivati a provare alternative ai loro cibi preferiti.

  1. Maggior disponibilità nei luoghi quotidiani

Man mano che i marchi noti ampliano la loro offerta di prodotti a base vegetale, gli scaffali della GDO mostrano maggiore varietà di scelta e disponibilità. Così questi prodotti si guadagnano la fiducia del consumatori che li vedono come una scelta ormai consueta e sdoganata.

  1. “Normalizzazione” e adattamento

Più abituati a vedere prodotti biologici e a base vegetale, oggi sempre più consumatori comprendono opzioni più naturali nella loro dieta.

  1. Crescente diffidenza verso prodotti di origine animale

Soprattutto come conseguenza a numerosi scandali relativi al benessere e all’igiene degli animali nell’industria della carne, i consumatori stanno diventando sempre più diffidenti nei confronti della qualità degli alimenti di origine animale.

  1. Green lifestyle

Sempre più accettati, gli alimenti a base vegetale oggi sono diventati parte della cultura e dell’identità dei consumatori.

  1. Tendenza vegetale

L’interesse intorno ai nuovi alimenti a base vegetale continua a crescere anche grazie alla maggior popolarità e visibilità nei media mainstream e sui social media.

  1. Vario è bello

La crescente varietà di alternative al latte e alla carne induce i consumatori a mettere nel carrello sempre più prodotti alimentari e bevande alternative.

  1. Alternative per scelte religiose

Anche chi evita (alcuni) prodotti animali per ragioni etico-religiose può contare sulle alternative a base vegetale per aggiungere varietà alla dieta.

Freni alla maggior diffusione delle alternative vegetali

Tuttavia, oggi esistono ancora una serie di ostacoli per una maggior diffusione delle opzioni a base vegetale. In seguito a una serie di indagini condotte su base internazionale (e in particolare in Polonia, Germania, Danimarca, Italia e Spagna) sono emerse alcune criticità, e in particolare:

  • La mancanza di varietà e innovazione nella gamma di prodotti a base vegetale ( ad esempio, alternative alla carne fresca , alternative al pesce e alle uova e specialità regionali, formaggi vegetali, yogurt, maionese e gelato più buoni e con gusti diversi);
  • Il gusto, che non soddisfa appieno tutte le fasce di consumatori;
  • Il prezzo elevato di molte alternative vegetali alla carne e ai latticini.

Persuadere i consumatori e vincere le diffidenze: qualche spunto

Di seguito, proponiamo alcuni suggerimenti per favorire la diffusione delle alternative vegetali alla carne e ai latticini nei vari Paesi. Le indicazioni sulle buone pratiche da seguire e sugli errori da evitare si basano sulle ricerche condotte in Polonia, Germania, Danimarca, Italia e Spagna.

 

Polonia

Germania

Danimarca

Italia

Spagna

COSA – FARE

Mettere l’accento sul gusto e sulla varietà.

Puntare sul packaging con design accattivante e informazioni chiare.

Usare l’evidenza scientifica per persuadere i più indecisi.

Posizionare i prodotti come arricchimento culinario invece che come sostituto.

Concentrarsi su messaggi positivi basati sui fatti.

Sottolineare i benefici ambientali.

Ispirarsi alla tradizione regionale per differenziare i prodotti.

Focus sulla sostenibilità o sulla natura bio degli ingredienti.

Comunicare in modo chiaro e tangibile per aiutare i consumatori a riconoscere rapidamente il prodotto.

Aumentare la presenza sui media e collaborare con associazioni o autorità per acquisire fiducia.

Prodotti di alta qualità.

Comunicazione chiara (ingredienti, qualità e livello di lavorazione).

Aiutare i consumatori a valutare dando informazioni chiare sulla confezione.

Favorire l’assaggio e supportare raccomandazioni personali.

Concentrarsi sui benefici per l’ambiente e/o per gli animali

Investire in certificazioni credibili (es. V-Label)

Per contrastare la diffusione di informazioni fuorvianti e diffidenza, supportare i processi di definizione legale.

COSA nonFARE

Non abusare di termini come “naturale” o sano”.

Non perdere il giusto equilibrio tra informativo e attraente.

Evita messaggi morali o ideologici. Cerca invece di stimolare la curiosità dei consumatori. Non cercare nomi “originalia tutti i costi, ma opta per nomi nuovi che identifichino in modo chiaro i prodotti a base vegetale.

Non enfatizzare il termine vegano”.

Non aggiungere aromi o additivi di origine animale nei prodotti etichettati come “vegan” o naturali”. Evita di promuovere un prodotto come salutare se non lo è.